Le Barriere coralline costituiscono veri e propri edifici geologici simili alle montagne. Ricordo che le Scienze dalla Terra, specialmente la Geologia e la Paleontologia, conducono di conseguenza al mare, sede della deposizione di immensi bacini sedimentari e quindi luogo di formazione della maggior parte dei fossili. Un emblematico esempio geologico che caratterizza i mari è il fenomeno della formazione degli atolli, osservato e descritto per la prima volta da Charles Darwin in referimento nell'arcipelago delle Maldive. Le immense strutture delle scoglere madreporiche che familiarmente (e impropriamente) chiamiamo barriere coralline sono considerate come un vastissimo ecosistema marino tropicale con immensa biodiversità di straordinaria bellezza: in queste pagine compaiono le mie esperienze di viaggio i questi luoghi meravigliosi.
Ricordo che molti dei termini che si riferiscono a questo argomento sono in inglese ed a volte una traduzione italiana risulta infelice, pertanto spesso ho preferito mantenere la terminologia originale. Tengo a precisare che tutte le fotografie presenti in queste pagine sono state scattate dallo scrivente, nel più completo rispetto della natura e sfruttando l'immersione in apnea (snorkeling) per rendere meno invasivo l'impatto con l'ambiente.


Nota dell'autore

Nel 1988, in occasione di un viaggio alle isole Maldive, rimasi profondamente colpito dal quello che Jacques Cousteau chiamò il mondo del silenzio.
L'omonimo documentario (Premio Oscar Grand Prix a Cannes nel 1956), forse il primo del genere, lo vidi, allora giovanissimo, in compagnia dei miei genitori. Fui impressionato a tal punto che da quel giorno per me l'ambiente marino tropicale, mondo colorato e ricco di forme meravigliose, divenne qualcosa di magico e, per quei tempi, impossibile da raggiungere. Quando osservai poi l'incontro di Cousteau con il diavolo di mare, la Manta, l'idea di immergermi nel Mar Rosso e incontrarne una diventò un sogno utopico.
Questi sono i fatti che mi hanno spinto a dedicarmi all'osservazione diretta dell'ecosistema delle "barriere coralline" con l'occhio del naturalista, interessandomi anche alla fotografia subacquea. Ho iniziato così a viaggiare, con meta prediletta l'Egitto, località vicina e accessibile finanziariamente, approfondendo l'argomento e facendo esperienze di contatto ravvicinato con molti degli abitanti del reef. La Manta, sogno di fanciullo, la incontrai nel Mar Rosso nel 2004: fu un'emozione indescrivibile!
Nella foto sono stato ritratto con un cranio di tartaruga Careta careta rinvenuto sulle spiagge di Cayo Largo, Cuba, nel 1994.

Queste pagine, che potrebbero essere definite come appunti di viaggio di un naturalista, vogliono essere un piccolo e modesto supporto didattico per chi vuole accostarsi a questo universo affascinante. Anche a riguardo di Barriere coralline ricordo che ho specialmente utilizzando, in piccola parte, il materiale didattico (scritti, appunti, foto, tabelle, disegni, ecc.) che uso solitamente in pubblico nelle presentazioni di PowePoint durante le mie varie attività didattiche (vedere i link a Conferenze e Corsi-Didattica presenti in questo sito). Tengo inoltre a precisare che tutte le fotografie, se non altrimenti precisato, sono state realizzate dallo scivente con fotocamera subacquea Nikonos V o Panasonic Lumix. Infine desidero ringraziare l'amico e compagno di snorkeling Daro Alberton per suo supporto e la collaborazione.