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Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola Sede: Cascina Vigna, via San Francesco di Sales 188, 10022 Carmagnola (TO) Nota: il Museo è anche sede della ANP (Associazione Naturalistica Piemontese) Telefono: 011 9724390 Siti Web: http://www.storianaturale.org/ e http://www.comune.carmagnola.to.it/ Nota: il testo e il materiale fotografico contrassegnato con (*) sono stati tratti dai depliant illustrativi del museo. |
Breve storia del Museo
Il Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola
nacque nel 1973 dalla collaborazione instauratasi
tra alcuni carmagnolesi appassionati di varie
discipline naturalistiche e l'Amministrazione Comunale
e venne inaugurato al pubblico nel 1976
a Palazzo Lomellini, in Piazza S. Agostino.
Nel 1990 il Museo, trasferito alla Cascina Vigna,
appena ristrutturata, nel verde del principale
parco cittadino, non lontano, tra l'altro, dalla
Riserva Naturale della Lanca di S. Michele del Si-
stema delle Aree Protette del Po, incrementò raccolte ed attività e nel 1999 la sede venne ulteriormente
ampliata curando anche l'eliminazione
delle barriere architettoniche.
Le principali collezioni, oltre quelle dei fondatori, sono quella di C.
Bosso (fossili del Pliocene), P.F.Cavazzuti e R. Pescarolo (insetti), R. Sindaco (insetti e rettili), M.P.
Vaschetti (minerali) pervenute al Museo per do-
nazione o lascito. Nel Museo è anche depositato
il materiali naturalistico del Liceo G. Baldessano
di Carmagnola.
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Il bosco del Gerbasso (*) La lanca ed il bosco del Gerbasso contribuiscono in modo determinante alla biodiversità riscontrabile sul territorio del Comune di Carmagnola e sono oggetti di continuo monitoraggio ecologioco. Uno stagno nel bosco del Gerbasso offre lo spunto per osservazioni interessanti sulla ricchezza biologica di questi delicati ambienti naturali. |
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L'inanellenamento (*) L'inanellamento a scopo scientifico rappresenta una della attività più affascinanti del Museo, poichè permette di osservare da vicino uccelli altrimenti inavvicinabili. |
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I diorami (*) I diorami rappresentano un'attrazione particolare peri i visitatori e consentono di evidenziare numerosi concetti biologici e particolarità del comportamento animale. |
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Avvicinari alla natura (*) I ragazzi coinvolti attivamente nello studio della natura imparano ad osservare ed apprendono con maggior facilità. |
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Vista generale delle vetrine della sala dei vertebrati.
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Alcune vetrine dedicate all'avifauna: a destra una sezione dedicata ai rapaci notturni.
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![]() Una vetrina dedicata ai vertebrati in cui sono messi a confronto degli apparati scheletrici. In alto ho evidenziato una splendida preparazione ("esploso") di cranio umano che permette di osservare tutte le parti ossee presenti nel teschio. |
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Zona dedicata ai diorami.
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Particolare del diorama dedicato all'ambiente alpino di alta quota.
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Suggestivo particolare del diorama dedicato all'ecosistema della foresta temperata.
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![]() Il diorama dell'ambiente del deserto, dedicato all'entomologia, riproduce fedelmente dune su cui interagiscono dei coleotteri. Sopra: particolare di due scarabei stercorari in azione. |
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Vista della sezione dedicata alla paleontologia.
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Particolare di due vetrine paleontologiche: i processi di fossilizzazione (a sx) e fossili tipici del Piemonte (a dx).
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Lamellibranchi tipici del Pliocene piemontese (collezione C. Bosso).
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Sabbie plioceniche dei dintorni di Baldichieri (AT) con grade concentrazione di bivalvi cementati tra loro: sulla destra si nota una Chlamys latissima, grande lamellibranco tipico di questi sedimenti.
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Una delle vetrine della Collezione Mineralogica Mario Paolo Vaschetti (dono fam. Vaschetti).
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